La caccia a TripAdvisor è aperta. Gli ultimi arrivati sul ring sono Triptease.com e Thisisyourkingdom.co.uk, due fra le start-up che più hanno contribuito a colonizzare il già sovraffollato mondo dei viaggi online. Secondo Google, gli utenti impiegano in media oltre 2 ore e mezza e un’enormità di ricerche. In Gran Bretagna, 4 viaggiatori su 5 acquistano i loro viaggi online – è il dato più alto nel mondo.
Oggi il mercato stima in 4,7 miliardi di dollari il valore di TripAdvisor: è facile capire perché i suoi rivali gli contendono la corona di sito più usato per le recensioni online.
Ai consumatori piace leggere le opinioni dei loro simili conferma Kevin May di Tnooz. È quella che molti chiamano “la saggezza della folla” e TripAdvisor la sa usare molto bene.
Il primo problema dei concorrenti in lizza per spodestare TripAdvisor? La battaglia per accaparrarsi i visitatori online, ovvero riuscire a sopravvivere almeno fino a quando il nuovo sito non abbia raggiunto quella massa critica di recensioni e quel passaparola naturale necessari per imboccare la strada del successo.
L’onnipresenza di TripAdvisor è la chiave del suo successo, spiega Adam Davidson, online marketing specialist. Non c’è luogo per soggiornare o per mangiare che non sia stato già recensito su TripAdvisor – difficile trovare siti più efficienti.
Molti dei concorrenti di TripAdvisor sono i sistemi di recensioni inclusi nei grandi portali di prenotazioni. Diverse compagnie online di viaggi, come Thomson e Booking.com, hanno la loro piattaforma di recensioni, conferma May. Ogni volta che torni da un viaggio prenotato con Booking.com, nella tua casella ti arriva una e-mail per sollecitare la tua opinione in merito al soggiorno. La richiesta a prenotazione già avvenuta, tra l’altro, certifica l’autenticità della recensione.
Secondo Davidson, i competitor di TripAdvisor avranno qualche possibilità di vincere la sfida se sapranno differenziarsi. Una volta raggiunto un certo numero di recensioni, magari in un mercato di nicchia, giusto per iniziare, il nuovo sito potrebbe decollare. Dopo tutto, l’abitudine della recensione è infettiva.
Ma quali sono i concorrenti più accreditati di TripAdvisor? Ti presentiamo i fantastici 10.
Creatura dei marketer Chris Brown e Chris Clarkson, Holiday Watchdog è nato nel 2004 come sito di riferimento per i viaggiatori di Sua Maestà Elisabetta II. Le sue destinazioni di punta sono Spagna, Portogallo, Turchia, Grecia e Cipro. La società è stata acquisita nel 2007 da TripAdvisor.
Travis Katz ha investito la sua esperienza di capo delle operazioni internazionali per MySpace nel lancio di Gogobot (2010). In soli tre anni il portale ha fatto il botto. Offre contenuti di qualità, belle immagini e le recensioni degli utenti. Gli utenti possono tracciare il loro itinerario di viaggio e ricevere i suggerimenti dei loro amici da Facebook e da Twitter, oltre che dalla grande comunità di Gogobot.
Questo portale offre ai suoi utenti l’opportunità di commentare e recensire tutto quello che ha a che fare con i voli, le linee aeree, la loro puntualità, gli aeroporti, il servizio di business-class lounges e così via. Nel portale sono disponibili mappe e recensioni per più di 250 compagnie aeree: insomma, puoi quasi toccare con mano la qualità del servizio per il tuo prossimo volo.
Lanciato alla fine del Millennio, IgoUgo ha iniziato a far vedere di che pasta è fatto solo negli ultimi anni, vincendo, fra l’altro, il Webby award per il miglior sito di viaggi negli Stati Uniti (2004). Questo premio ha acceso i riflettori sul portale. Nel 2007 IgoUgo è stato acquistato dalla Sabre Holding, società madre di Travelocity.com. Oggi la sua home page è molto commerciale e ricca di opzioni di ricerca per confrontare le tariffe.
Hannah Needham ha smesso i suoi panni di avvocato l’anno scorso per lanciare This Is Your Kingdom insieme alla compagna di scuola Rebecca Gaunt. Come è nata l’idea? Le due non hanno trovato su Internet alcun sito in grado di soddisfare la loro curiosità di turiste nelle isole britanniche. Così, hanno deciso di inventarsi This Is Your Kingdom. È un portale non strettamente UGC (contenuti generati dagli utenti): la coppia ospita i contributi di blogger disposti a raccontare ai lettori le cose da fare e da vedere nel Regno Unito. Le due fondatrici hanno garantito che i loro collaboratori non hanno alcun rapporto con le compagnie di viaggio consigliate di volta in volta.
Fondata in Svizzera nel 2004, HolidayCheck presenta le informazioni delle destinazioni turistiche abbinate alle recensioni scritte dagli utenti. Inviare una recensione è molto facile: bastano pochi clic. L’autenticità di ogni commento viene verificato con una mail di ritorno. Il sito collabora con il programma-fedeltà Lufthansa’s Miles & More dallo scorso mese: le nuove recensioni sono premiate con 100 miglia aeree.
Pianificare una gita, scrivere una recensione, interagire con la comunità di viaggiatori: GeckoGo si rivolge al viaggiatore indipendente. Rivendica 1,8 milioni di iscritti e almeno 300 mila recensioni pubblicate. Le recensioni possono essere cercate in un solo modo: il portale propone una mappa del mondo; questa mappa mostra le migliori destinazioni suddivise per tipologia (parchi, ristoranti, monumenti, musei ecc.) e per mese desiderato. Gli utenti possono modificare i contenuti del sito, un po’ come accade con Wikipedia.
L’anno scorso Wander ha puntato sul passaparola nei social, spingendo la gente a twittare e condividere su Facebook la sua landing page. Piccolo dettaglio: il portale non ha mai visto veramente la luce – meriterebbe un posto nella classifica delle cose più inutili. Da allora sono passati dodici mesi e il progetto sembra ristagnare. Ma se proprio non sai resistere alla curiosità, puoi sempre registrarti e vedere cosa succede – funziona un po’ come uno di quegli alberghi del mistero: prenoti e paghi in anticipo, ma non sai dove sei finito finché non sei arrivato a destinazione.
Lo slogan di Easy Voyage è: all the tips for your trips (tutti i consigli per i tuoi viaggi). E in effetti c’è tutto quello che serve a un viaggiatore. Notizie, immagini, video, recensioni pubblicate dalla redazione del portale (23 giornalisti) e dai lettori. I contenuti scritti dai professionisti sono incredibilmente dettagliati – anche più di 2.000 parole per certi hotel -, cosa che fa apparire poveri i testi proposti dagli utenti.
Rivolto al mercato turistico di lusso e con un design in linea con il suo target, Triptease è un’idea dell’imprenditore inglese Charlie Osmond. Il sito fa affidamento più sulle immagini che sulle recensioni. La prima recensione di ogni nuovo utente deve ottenere almeno 5 like: solo così l’utente potrà scrivere altre recensioni. Tuttavia, abbiamo scoperto che alcuni contributi sono stati pubblicati da persone legate alle compagnie di viaggio. Abbiamo chiesto spiegazioni in merito a Triptease: il portale ha promesso che inizierà a etichettare gli “addetti ai lavori” per garantire a tutti gli utenti la giusta dose di trasparenza.
Traduzione liberamente tratta da: The Independent
La nostra opinione? TripAdvisor può dormire sonni tranquilli. Almeno fino a quando non arriverà il portale capace di smascherare (sul serio) le recensioni false.