Alla fine, è successo. Google, l’amico che per anni ha portato gli utenti alla ricerca di informazioni sui nostri siti, adesso è diventato un concorrente che “ruba” il nostro traffico.
Proprio così. Perché, come mostra una ricerca di Jumpshot, negli USA il 50,33% delle ricerche su Google è finito senza un clic. Cosa significa? Significa che le persone che si sono rivolte a Google per informazioni le hanno trovate senza bisogno di visitare un sito.
Com’è possibile ciò? A causa degli snippet e dei siti appartenenti a Google.
Per fornire in modo rapido e preciso le informazioni che le persone cercano, Google inserisce nei risultati gli snippet, porzioni di risultato che riportano i dati più rilevanti per la ricerca.
In questo modo, l’utente ottiene le informazioni che vuole, senza dover andare a spulciare nessuna pagina o sito Web.
C’è poi la questione dei siti e dei portali appartenenti a Google, come YouTube, Maps, Android e molti altri, ai quali il motore indirizza una buona parte del traffico (il 12% del totale). Anche in questo caso, le persone alla ricerca di informazioni trovano le risposte alle loro domande in un posto che non è un sito privato.
Il risultato? Dal 2016 a oggi, il numero delle ricerche senza clic è aumentato ben del 12%.
Questo trend diventa ancora più chiaro quando si guarda al mondo delle ricerche da mobile, dove gli snippet sono più frequenti e occupano una maggiore sezione dello schermo: le ricerche no-clic passano dal 55,11% al 61,94%, il CTR organico passa dal 44,89% al 38,06% e quello a pagamento aumenta dal 3,34% all’11.38%.
Insomma, un disastro per chi vuole guadagnare attraverso il posizionamento organico. Ma non tutto è perduto.
Non è la prima che Google si rivela un competitor per alberghi e strutture, ma in questo caso la faccenda sembra farsi preoccupante. Anche se non disperata.
A questo punto, quella per ottenere clic è una battaglia all’ultimo snippet. Ecco come combatterla:
Quindi, morale della favola, il modo con cui Google propone le informazioni agli utenti senza che questi abbiano bisogno di fare clic è sì pericolosa, ma per chi lavora in modo corretto, con schede e pagine ben ottimizzate e ricche di contenuti e con una strategia di advertising ad hoc, questo nuovo trend può rivelarsi un’arma in più.
Liberamente tratto da Less than Half of Google Searches Now Result in a Click