Dare un tetto economico alle tue campagne di advertising rischia di limitare non poco le vendite dirette della tua struttura. Ti spieghiamo perché.
Da un paio d’anni ormai, le prenotazioni dirette stanno prendendo sempre più piede (ne parlavamo già alla fine del 2020) e uno dei fattori chiave di questa scalata è stato senza dubbio l’advertising.
Che si tratti di una campagna su Google, su Facebook o sui metamotori, l’attività di advertising è senza dubbio una colonna portante nella disintermediazione: secondo Mirai, le campagne porterebbero dal 30 al 50% delle prenotazioni totali.
Questo dato probabilmente andrà a salire, visto gli sforzi di Google nel dare quanti più strumenti possibili agli albergatori.
Quindi possiamo sdraiarci sugli allori? Assolutamente no, visto che in questo scenario idilliaco c’è una cosa che rischia di compromettere tutto… e quella cosa è il budget!
Meno spesa, meno possibilità
Se hai attiva una campagna, molto probabilmente avrai prefissato un budget mensile.
E molto probabilmente vorrai ripensare a questa cosa.
Il motivo? Ce n’è più di uno:
- La tua espansione nel mercato è ridotta
Se hai attivato una campagna di ricerca generica per trovare nuovi clienti, il tuo budget rappresenta il limite entro il quale potrai espanderti. Maggiore è il tetto di spesa, maggiori sono le ricerche che puoi intercettare e maggiore sarà la tua presenza sul mercato. - Non puoi rispondere alla crescita nella domanda
Nell’arco di una stagione (e non solo), la domanda non è mai la stessa, ma tende ad avere dei picchi. Durante questi picchi, avere lo stesso budget di quando la domanda è minore significa perdere numerose possibilità…e clienti! - Le campagne non possono migliorare
Tanti strumenti di advertising, Google in primis, si basano sull’utilizzo dei dati per ottenere risultati migliori: più dati una campagna riceve, più informazioni il sistema apprende.
Ma se teniamo un budget fisso, i dati che le campagne possono raccogliere sono limitati, così come saranno limitati i miglioramenti che il sistema potrà fare. Questo risulterà in meno risultati e costi più alti. - Stai mandando le persone dalla concorrenza
Meno budget hai, meno sei visibile. E cosa succede quando non sei visibile? Che le persone rischiano di essere intercettate dai competitor o dalle OTA.
Anche se il tuo sito è in prima posizione per una ricerca legata al nome della struttura o ad una più generica (come “hotel 4 stelle a Rimini”), basta anche un solo annuncio da parte di Booking.com o di un’altra struttura per perdere il primato. - Stai perdendo clienti tuoi
Questo aspetto si lega maggiormente alle campagne di Branding. Disintermediare non vuol dire solo evitare una commissione, ma anche avere una possibilità di fare propri i clienti che prenotano, fidelizzarli e allargare la banca dati.
Meno investi in advertising, più dati regali alle OTA! - Stai pagando di più
È vero, una campagna di advertising ha un costo, ma vuoi mettere rispetto alle commissioni delle OTA? In media, una campagna sui metamotori ha un rapporto spesa/venduto di circa 1 a 10: significa che per ogni euro che spendi, ne guadagni 10. Come pagare una commissione del 10% (nel peggiore dei casi), comunque minore delle commissioni dei portali!
Lo sappiamo, si fa presto a dire “alza il budget” … ma i dati aiutano!
Quello che starai pensando è: “Ma io non posso mettere soldi infiniti su una campagna”.
Vero, ma la verità è nel mezzo… dei dati!
Ecco come valutare se il tuo budget è insufficiente e se puoi incrementarlo:
- Valuta il ritorno sull’investimento
Se il ROI delle tue campagne è inferiore alle commissioni delle OTA, investici! - Controlla se stai perdendo visibilità
Nei report di Google Ads è presente una voce chiamata “Quota Impressioni Persa (budget)”: questo dato ti dirà la percentuale di impressioni che perdi a causa dell’esaurimento di budget. - Investi nei picchi della stagione
Sulla base dei dati degli anni precedenti, individua i momenti di maggior domanda e considera un aumento di budget per quei periodi.
Ti sembra complicato? La nostra Business Intelligence può aiutarti a leggere al meglio i dati!
Se invece non hai ancora lanciato campagne sui metamotori o vuoi sapere di più come gestirle, contattaci!