4 giugno 2012

I fans del tuo hotel prenoteranno direttamente da Facebook?

Per ora il debutto borsistico della IPO di Facebook ha portato grosse delusioni ai suoi azionisti. A pochi giorni dalla sua quotazione al Nasdaq, l’azione del più noto dei social network perde oltre il 25% del suo valore, ridimensionando fortemente la super valutazione di 100 miliardi di dollari in sede di IPO (100 volte l’utile)!! Qualcuno potrebbe pensare che abbiamo deciso di occuparci di investimenti finanziari, ma non è così! La valutazione di Facebook e il suo tracollo in borsa (almeno per ora…) sono in linea con le riflessioni e i dubbi che anche coloro che si occupano di marketing  si stanno ponendo. E gli hotel non fanno eccezione vista lo loro grande presenza in rete e nel mondo social in particolare. Facebook può diventare un canale di booking?
25 maggio 2012

Come cambia la ricerca degli hotel nel Web

Negli ultimi cinque anni abbiamo notato un cambiamento importante nel modo in cui i viaggiatori cercano gli hotel online. Ancora un po’ di anni fa, quando la gente grazie al Web capì che poteva fare a meno degli agenti di viaggio, le ricerche più frequenti iniziavano sempre con qualcosa del tipo “hotel a roma” e da questa prima ricerca s’andava poi a scavare a fondo per crearsi la propria lista di hotel preferiti. Ormai non è più così. Fin dal 2004 questo tipo di ricerche generiche sono entrate in una fase di progressivo declino. Per le città più importanti, i volumi di ricerca si sono contratti anche del 70% negli ultimi sei anni.
7 maggio 2012

Hotel e nuvole

Nuvole si addensano sopra il cielo degli hotel? Sì, ma si tratta di nubi che non portano pioggia, bensì dati e applicazioni. Le nuvole in questione, infatti, sono quelle con cui siamo soliti raffigurare internet ed il web; con nuvola digitale (in inglese cloud computing) viene indicato la nuova modalità che le aziende, e quindi anche gli hotel, hanno a disposizione per poter usufruire di servizi informatici ed applicativi senza doversi occupare, e quindi preoccupare, di supporti hardware, salvataggio dei dati, potenza di calcolo, assistenza tecnica. In effetti la nuvola digitale non porta con sé particolari discontinuità rispetto al passato “pre nuvola”, cioè rispetto ad internet.
4 maggio 2012

Groupon & company – croce o delizia?

Ultimamente accade sempre così: dopo le presentazioni ufficiali ed un primo brief sugli obiettivi di vendita gli albergatori vogliono conoscere la nostra opinione in merito ai fatidici gruppi d’acquisto Goupon & Company!  Qui citiamo la più nota iniziativa di vendite flash, ma ve ne sono molte altre – ad esempio Groupalia, LetsBonus, Glamoo – il cui modello di business, a parte qualche dettaglio più o meno restrittivo, è decisamente simile. Chi ha avuto modo di approfondire le condizioni contrattuali proposte da Groupon & co. parte logicamente prevenuto! Incassare la metà della metà è troppo poco anche se i pacchetti in offerta vengono “gonfiati” qua e là con massaggi, cesti di frutta ed altre amenità che spesso interessano ben poco agli ospiti.
4 maggio 2012

Perché gli hotel sbagliano la loro strategia di Web marketing

Gli esperti di turismo online affermano che molti hotel perdono quote di potenziale business e grandi opportunità nel momento in cui si avvicinano alle nuove tecnologie. “I viaggiatori diventano sempre più abili quando si tratta di cercare e prenotare online il loro soggiorno. Ma gli hotel non tengono il loro passo. Gli hotel devono aggiornarsi in merito alle novità proposte dall’industria del turismo online. Se non si aggiornano, catturare delle prenotazioni dirette
4 maggio 2012

Google Hotel Finder, nuova collocazione per il box

Google Hotel Finder? Forse ne avete già sentito parlare. Si tratta dell’ennesimo motore di ricerca verticale ideato da Mountain View, questa volta per cercare di scalzare, chissà se e in quanto tempo, i vari portali specializzati nell’intermediazione tra offerta e domanda nel mondo del turismo online. Almeno per ora, Google Hotel Finder è disponibile solo per gli utenti americani, ma il progetto, a quanto pare, prosegue.
16 aprile 2012

Ai francesi piace “il francese”

Oltre il 40% dei francesi viaggia all’estero almeno una volta l’anno ed il 70% di questi parla una lingua straniera, l’inglese per lo più; tuttavia, quando sono in viaggio, i francesi prediligono le strutture con personale che conosce la loro lingua e si infastidiscono se nel menù non è presente la traduzione. Questa in estrema sintesi la fotografia realizzata dal recente sondaggio organizzato da hotel.info