La qualità del sonno sta diventando una priorità e sempre più strutture cercano di rispondere a questa necessità.
Dopo il terremoto degli ultimi 2 anni, il segmento Business ha il futuro molto incerto. Uno studio di Booking.com prova a capire quali saranno le sue sorti.
Gestire un hotel è stressante e faticoso. Ma se ti dicessimo che potresti ottenere più risultati con meno sprechi? Ottimizzare tempo e risorse aziendali dovrebbe stare a cuore a ogni imprenditore.
Innovare e sperimentare: sono le molle che spingono la distribuzione alberghiera sempre più avanti, verso la continua ricerca della soddisfazione dell’ospite e del profitto. Abbiamo parlato con un imprenditore del travel tech di lungo corso, innovatore per vocazione, per capire che direzione stia prendendo il mercato e cosa serva, oggi, a un albergatore che vuole disintermediare.
Spinto dalla passione per il revenue management, Enzo Aita ha redatto il Revenuebolario, una guida pratica per i professionisti del settore, e ha fondato il gruppo WHR Web Hotel Revenue su LinkedIn (quasi 5 mila membri). Specializzato in revenue, sales e marketing management, oggi è Global Head of Marketing per RateGain, software per la gestione intelligente del fatturato con oltre 12 mila clienti in tutto il mondo.
Dal 1° novembre sono cambiate le politiche di Booking.com per le tariffe non rimborsabili. Con un avviso recapitato nell’extranet degli hotel martedì 31 ottobre, il portale ha fatto sapere che d’ora in poi addebiterà la commissione anche sulle penali applicate nel caso in cui il viaggiatore decida di cancellare la sua prenotazione.
Molti albergatori costruiscono nel tempo una solida strategia di disintermediazione. Tuttavia, diversi hotel potrebbero aver dimenticato un elemento decisivo per poter raggiungere i loro obiettivi di marketing e di fatturato: il front-desk.
Negli ultimi anni, i professionisti del marketing online hanno discusso a proposito dell’utilità delle parole chiave in una strategia di posizionamento nei motori di ricerca. Per cogliere il succo del discorso, occorre fare qualche passo indietro e scandagliare la storia della SEO (Search Engine Optimization).
Come sarà il mercato alberghiero nel 2020? Lo scopriamo insieme a Peter O’Connor, docente di Sistemi Informativi alla ESSEC Business School. No, nessuna sfera di cristallo in vista. Per elaborare questa previsione, il professore ha interpellato un buon numero di persone.
Il “commercio conversazionale” sembra possa essere il prossimo passo nella relazione fra hotel e viaggiatori. Di cosa si tratta? Usare l’elaborazione del linguaggio naturale, in inglese Natural Language Processing (NLP), e l’intelligenza artificiale per consentire ai computer di pensare “come un essere umano”.
Revenue management per hotel, questo sconosciuto. C’è chi si chiede cos’è – se vuoi una risposta, ti consigliamo di leggere questo articolo. C’è chi si avvicina in punta di piedi a questa disciplina e si imbatte in qualche falsa credenza. Ne abbiamo raccolte 4 e le abbiamo sfatate. Iniziamo a vederci chiaro…
Poco più di un mese fa Google ha deciso di eliminare gli annunci a pagamento collocati nella barra destra della pagina dei risultati. In molte ricerche, ora, compaiono quattro inserzioni, anziché le solite tre. Tutto questo per dire che le campagne su AdWords sono, e saranno ancora, importanti per il marketing online del tuo hotel.