Squilla sul bancone della tua reception. E tu ti ricordi che esiste ancora, nonostante Booking.com, Facebook, WhatsApp e le e-mail. Quanto conta il telefono nel business del tuo hotel? Forse più di quanto immagini.
Hai mai cercato il tuo hotel su Google? Se vendi le tue camere su Booking.com o negli altri portali più noti, è quasi certo che fra la pubblicità a pagamento, nei primi risultati, escano gli annunci delle OTA con il nome della tua struttura. Ti sei mai chiesto perché?
I portali di prenotazione sono ottimi canali per la visibilità e il business della tua struttura ricettiva, soprattutto se vuoi vendere le tue camere ai turisti stranieri.
Poco più di un mese fa Google ha deciso di eliminare gli annunci a pagamento collocati nella barra destra della pagina dei risultati. In molte ricerche, ora, compaiono quattro inserzioni, anziché le solite tre. Tutto questo per dire che le campagne su AdWords sono, e saranno ancora, importanti per il marketing online del tuo hotel.
I margini di profitto di molti bed and breakfast sono piuttosto ridotti. Sottovalutare qualche costo importante può incidere in modo notevole sul tuo bilancio, soprattutto se l’attività è appena stata avviata.
Qualunque strategia di marketing può essere efficace. A patto che tu conosca i tuoi ospiti. Capire i loro desideri, cosa amano e cosa odiano: questo deve essere sempre il primo passo. Un ottimo modo per riuscirci è appuntarti le loro parole. Detta così suona strana, ma è più semplice di che sembra. Si tratta di catturare i pensieri e le reazioni dei tuoi ospiti per migliorare il livello dei tuoi servizi, l’efficacia della tua comunicazione e la tua strategia di marketing.
L’avresti mai detto? Il motore di ricerca di Airbnb lavora un po’ come quello di Google. Entrambi funzionano grazie a degli algoritmi. Questi algoritmi calcolano in quale ordine presentare agli utenti i risultati della loro ricerca. Sei un host? Allora già saprai che più in alto nei risultati di ricerca apparirà il tuo alloggio e più la possibilità di ricevere prenotazioni aumenterà.
Hai mai considerato la possibilità di creare una campagna pubblicitaria su Facebook per il tuo hotel? Forse ci hai già provato ma non è andata come ti aspettavi. Facebook potrebbe essere un’ottima opportunità di visibilità, e di ricavi, per la tua struttura ricettiva. A patto che tu abbia ben in mente chi sono i tuoi ospiti, presenti e, soprattutto, futuri.
Sembra proprio che con l’inizio del 2016 abbiamo fatto un passo in più verso l’età d’oro del marketing online. Questa osservazione vale per i grandi hotel. I grandi nomi del mercato alberghiero, per esempio Marriott, usano il content marketing e i rich media per realizzare contenuti di grande impatto, sofisticati, interattivi. In fondo, basta poter contare su una strategia di marketing ben foraggiata, meglio se con qualche milione di euro. Ma i piccoli hotel? Le strutture ricettive con risorse e budget scarsi come possono farsi notare online dai loro potenziali ospiti?
Negli ultimi cinque anni l’espressione “viaggiare come uno del posto” è ritornata di moda fra i turisti moderni. Ormai, chi va in vacanza non si accontenta più dei souvenir e dei classici itinerari segnalati su tutte le guide. Tutti bramano esperienze uniche.
L’e-mail è già un tassello della strategia di marketing online del tuo hotel? Ti piacerebbe scrivere delle newsletter così efficaci da riempire il tuo hotel di nuovi ospiti a ogni invio? Il testo fa sempre la differenza. In questo articolo imparerai le tecniche di scrittura migliori per il tuo e-mail marketing.
Con più di 74 milioni di installazioni in tutto il mondo, WordPress è il sistema di gestione per i contenuti più usato per blog e siti Web. Tutta questa popolarità non è affatto casuale. Dopotutto, si tratta di uno strumento gratuito, open source, facile da personalizzare e semplice da imparare – sì, lo puoi usare anche se non sai nulla di HTML né di qualunque codice di programmazione. Insomma, WordPress è perfetto anche per il sito del tuo hotel. O forse no…