Interhome è il tour operator leader in Europa nell’affitto di case vacanza. Con 32.000 tra ville e appartamenti, da oltre 40 anni l’azienda è punto di riferimento sia per i proprietari di case vacanza sia per i clienti (ben 550.000) che hanno imparato ad apprezzare la puntualità e la pulizia svizzera. Di recente Interhome ha stretto un importante accordo con Booking.com.
Al momento già 2.500 case vacanze di Interhome sono presenti su Booking.com, ma un recente accordo sancisce che la quota direttamente a disposizione dei clienti dell’OTA crescerà in modo sensibile.
Da sempre Interhome è sinonimo di qualità. Qualità svizzera, ovviamente! Lo sanno bene i proprietari di case vacanze: le “regole di affiliazione” impongono standard elevati, per ogni voce.
Dal canto suo Booking.com punta ormai a carte scoperte a diventare il punto di riferimento per chiunque desideri programmare una vacanza, indipendentemente dalla tipologia di alloggio scelto. Proprio per questo motivo, non stupisce che abbia deciso di aumentare la quota di case vacanza in vendita.
Solo in Italia, nel giro di 24 mesi, le strutture affiliate a Booking.com sono cresciute di oltre il 100%, raggiungendo la ragguardevole quota di 25.768 (alla data di oggi, ovvero 9 gennaio 2013). Questo straordinario risultato è dovuto a più fattori:
- in Italia il portale è quello che intermedia di più, sfiorando in alcune destinazioni percentuali a dir poco bulgare;
- l’effetto me too classico delle fasi di maturità del mercato, per il quale gli hotel “ritardatari” decidono di seguire la strada tracciata dai colleghi più “coraggiosi” che hanno dimostrato che il portale male non fa. Anzi, ormai si sta facendo avanti la convinzione che “se vuoi stare sul mercato non puoi non essere su Booking.com”;
- le politiche commerciali adottate dal portale, che ha portato a incentivare l’affiliazione di strutture piccole, e anche piccolissime, come B&B e agriturismi, di cui l’Italia è davvero ricca.
In quest’ottica, non stupisce quindi l’accordo con InterHome, volto a coprire una fetta d’offerta, quella relativa all’affitto di ville e appartamenti per vacanze, decisamente interessante.
Ma qualcuno osserverà: su Booking.com era già possibile affittare appartamenti, bungalow e chalet.
Sì è vero, ma questi erano frutto di affiliazioni di tipo B2B (business to business): le aziende (hotel, agriturismi, camping, ecc.) mettevano a disposizione del portale le loro unità immobiliari.
La forza di Interhome, invece, risiede nel fatto che, nella stragrande maggioranza dei casai, i fornitori di case vacanze sono privati. Non dovendo sottoscrivere direttamente un contratto con ciascuno di essi, l’accordo permette a Booking.com di accelerare l’offerta di case vacanze diventando alternativo, almeno sul mercato europeo, ad agenzie del calibro di HomeAway.
Il management assicura che l’aggiunta di appartamenti in affitto sarà introdotta in modo graduale, tenendo conto della effettiva domanda in ogni destinazione. L’accortezza, pare, sia quella di evitare di inondare il database con decine di migliaia di immobili, tutelando le strutture ricettive che sono sul portale da più tempo.
Che l’accordo sia il primo passo di una nuova acquisizione da parte di Priceline?