CMS, CTR, PPC, UX, ROI. Dietro a questi acronimi si cela il successo del tuo sito Internet. Te li ritrovi nei preventivi della tua Web agency o nei report del tuo consulente freelance. Tutti li citano ma nessuno ti spiega cosa vogliano dire. Il senso di questo bestiario sta proprio qui: aiutarti a destreggiarti nelle insidie del lessico per specialisti (perché l’ignoranza genera brutti mostri).
Sito Web
CMS
Content Management System
Situazione: può inviarci i dati di accesso per accedere al CMS del suo sito?
Un Content Management System è uno strumento online che ti consente di modificare con facilità i contenuti del tuo sito, senza dover conoscere alcun linguaggio di programmazione. Un CMS ti aiuta a dare forma e sostanza al tuo sito Web, a scegliere quello che dovrà comunicare e a decidere dove dovranno condurre i link inseriti nelle pagine. Il bello di un CMS è (o dovrebbe essere) l’estrema semplicità: se lo usi, non devi preoccuparti di quel che succede nel “dietro le quinte” del tuo sito.
UX
User Experience
Situazione: stiamo progettando il sito del suo hotel con un layout pulito. In questo modo, miglioreremo la UX.
Ricordi l’ultima volta in cui sei stato costretto ad abbandonare un sito perché era troppo lento a caricare le pagine? O quel sito zeppo di testi e animazioni? O quello con i testi di un colore tanto sgargiante da non riuscire a distinguere una lettera da un’altra? Questi sono tutti esempi di una pessima user experience. Intendiamoci. Il sito Internet serve per convincere le persone a prenotare nel tuo hotel. Per riuscirci, le sue pagine dovranno essere disegnate per l’utente, non per il tuo piacere personale. In altre parole, il tuo sito deve essere user friendly.
Te lo spieghiamo in tre parole: architettura del sito. Un sito con una buona UX deve caricare velocemente le pagine, deve avere una navigazione logica, un layout pulito e nessuna pagina 404 (Errore, pagina non trovata). Detta in altri termini, se gli utenti pensano che sia facile riuscire a prenotare una camera nel tuo sito, allora stai offrendo un’ottima user experience.
Pubblicità
CTR
Click-Through Rate
Situazione: l’ultima newsletter inviata ha avuto un CTR del 14%. È il tasso più alto registrato finora!
CTR = totale delle persone che hanno cliccato il tuo contenuto / totale delle persone che hanno visto il tuo contenuto
In termini di marketing? CTR = clic totali / portata totale
Un esempio: 750 persone hanno cliccato il tuo annuncio su Facebook / 25 mila persone hanno visto il tuo annuncio su Facebook = 3% di CTR.
In sintesi, il Click-Through Rate indica quanto è irresistibile il tuo contenuto. Chiediti se il tuo contenuto sia abbastanza irresistibile per convincere l’utente a cliccare “Mi piace”.
Come albergatore, ti sarà capitato almeno una volta di sentir parlare di CTR in riferimento alla tua ultima newsletter inviata, alla tua campagna pubblicitaria su AdWords o su Facebook. Più saranno rilevanti e interessanti i tuoi contenuti per il tuo pubblico e più crescerà il CTR.
PPC
Pay Per Click
Situazione: se aprile è un buon momento per le vendite del suo hotel, possiamo realizzare una campagna PPC per portare più visitatori al suo sito.
Il Pay Per Click è il modello di pubblicità online più diffuso. Questo tipo di pubblicità compare su Google, per esempio, fra i risultati contrassegnati con le parole “Sponsorizzati” o “Annunci”. Usiamo la pubblicità PPC per catturare l’attenzione di quegli utenti che, altrimenti, cliccherebbero sul primo risultato non a pagamento. Il bello del PPC? Paghi solo se l’utente clicca sul tuo annuncio. Niente clic, niente spesa. La piattaforma di Google per la gestione delle campagne PPC si chiama AdWords.
Insieme all’acronimo PPC potresti imbatterti con facilità in CPC. CPC sta per cost per click e indica la tua spesa media per ogni clic generato dalle tue campagne PPC. Per esempio, nella tua campagna pubblicitaria su AdWords potresti avere un CPC medio di 0,35 euro. In altre parole, hai pagato una media di 35 centesimi per ogni clic generato dai tuoi annunci su Google.
ROI
Return On Investment
Situazione: la sua campagna su AdWords ha fruttato un ROI del 27%.
Tutto (o quasi) è misurabile su Internet. Quante persone visitano il tuo sito. Quante persone prenotano con il tuo sito, in che modo, con che tempi e per quante volte. Il ROI è il ritorno sull’investimento. Si tratta di un dato percentuale che risponde a domande come questa: quanto ho investito negli ultimi dodici mesi nella mia campagna di Web marketing e quanto è stato il mio ritorno sull’investimento?
L’operazione elementare è: ricavi / investimento. Tuttavia, a seconda del mercato, il calcolo del ROI può rivelarsi molto più complesso.
Motori di ricerca
SEM
Search Engine Marketing
Situazione: questo mese ci siamo concentrati sul SEM per trovare buone fonti per la link building verso il suo sito.
Con Search Engine Marketing ci riferiamo a quella serie di strategie online usate per migliorare la visibilità di un sito nei motori di ricerca. In pratica, nella grande scatola del SEM c’è dentro un po’ tutto, dalla SEO alla link building, dalla local search al PPC advertising.
SEO
Search Engine Optimization
Situazione: per portare più visite al sito del suo hotel occorre lavorare sulla SEO.
Se ti sei affidato a qualcuno per migliorare il posizionamento del tuo sito su Google, hai già sentito mille e una volta questo acronimo. Ma cosa vuol dire? Search Engine Optimization, ossia “ottimizzazione per i motori di ricerca”. La SEO, declinata al femminile, è la branca del Web marketing che studia i motori di ricerca e i mille e più modi per migliorare la posizione di un sito Internet nelle SERP (vedi punto successivo).
SERP
Search Engine Results Page
Situazione: dopo aver sistemato un po’ di contenuti testuali, il sito si è posizionato meglio nelle SERP di Google.
Se vuoi fare lo yankee, devi pronunciarlo come “Slurp” ma senza la “L”. Ogni volta che scrivi qualcosa su Google, Bing o Yahoo o in qualunque altro motore di ricerca, i risultati ti vengono restituiti in una serie di pagine. Le SERP non sono altro che le pagine con i risultati della tua ricerca. In una SERP troverai una decine di risultati non a pagamento, qualche risultato a pagamento, più qualche altro “bonus”, per esempio i risultati estratti da Google Maps o quelli di Google Carousel.
Social media
RT
Re-Tweet
Situazione: nell’ultimo mese il suo account Twitter ha ottenuto 10 RT, con un bel guadagno per il traffico referral del sito.
I Re-Tweet sono una delle metriche più importanti per misurare il successo di un tweet. In sostanza, un RT è una condivisione su Twitter, ossia un modo per amplificare la portata del tuo messaggio. Per esempio: metti il caso che il tuo hotel voglia spingere le vendite delle camere. Per farlo, per esempio, potresti pubblicare su Twitter un buono sconto. I tuoi follower vedranno il tweet con il buono sconto e potranno decidere se condividerlo (re-tweetarlo) ai loro follower. Anche se il tuo tweet sarà visto dai tuoi 100 follower, con pochi RT potrebbe raggiungere centinaia o migliaia di altre persone su Twitter – è il cosiddetto “effetto virale”. Più RT riuscirà a ottenere il tuo tweet e più persone lo vedranno. Per aumentare le tue possibilità di ottenere dei RT assicurati che i tuoi tweet siano informativi, irresistibili, coinvolgenti o divertenti – e usa anche le immagini.
AFDI
Abbiamo finito di imparare?
Certo che no! Il Web marketing è una vera giungla di acronimi. In questo articolo ti abbiamo presentato solo quelli più comuni, quelli che, con tutta probabilità, hai già sentito almeno una volta. Se hai a che fare ogni giorno con una Web agency o con uno specialista freelance, ricordare il significato di questi acronimi ti aiuterà a capire meglio i loro resoconti e i loro consigli.
Liberamente tratto da 8 Digital Marketing Acronyms Hoteliers Should Understand, di Michelle Laing