Da un giorno all’altro, e prima del report sul fatturato del secondo quadrimestre (23 luglio), TripAdvisor ha cambiato pelle. Il grande salto, da portale di recensioni a portale di prenotazioni, è definitivo.
La novità è arrivata nella versione americana del sito del gufo. Tutto lascia immaginare che non dovremo attendere molto per vedere il pulsante “Prenota ora” anche accanto agli hotel italiani inseriti su TripAdvisor.
Lo spot pubblicitario di TripAdvisor con il bulldog francese che latra “Prenota, prenota!” sta facendo il giro di tutte le tv italiane.
Negli Stati Uniti la novità è già arrivata. Nella prima pagina degli hotel a Chicago pubblicata su TripAdvisor, 26 delle 31 strutture ricettive presenti hanno il pulsante “Prenota ora”. Nella prima pagina di New York, per 23 dei 26 hotel, è possibile concludere la prenotazione del proprio soggiorno senza uscire dal sito di TripAdvisor. Il gruppo fa sapere che, ora come ora, un terzo dei 235 mila hotel presenti nel suo portale possono essere prenotati su TripAdvisor.
La maggior parte delle opzioni “Prenota su TripAdvisor” sono state attivate grazie alle partnership strette con diverse catene alberghiere, fra cui Accorhotels, Best Western, Mandarin Oriental, Choice Hotels, Radisson Hotels e Preferred Hotels & Resorts, ma pure con un buon numero di hotel indipendenti, dal The James Chicago al Trump International Hotel di Las Vegas, solo per citarne due. Molte di queste partnership erano già state annunciate nei mesi scorsi; altre, invece, sembrano più recenti.
In più, TripAdvisor ha già annunciato che è in dirittura d’arrivo un accordo con la catena Marriott. Inoltre, pare che sarà presto annunciata una partnership con Hyatt.
Per alcuni hotel esclusi dalle partnership dirette con il sito del gufo, i portali Getaroom e Jetsetter – il secondo è di proprietà di TripAdvisor – offrono un servizio di assistenza per aiutare i viaggiatori a prenotare direttamente nei siti di TripAdvisor.
La mutazione
La trasformazione di TripAdvisor in portale di prenotazione pare sia un affare, almeno per il suo management. A occuparsi del reclutamento degli hotel e dell’assistenza per le prenotazioni dei viaggiatori non sarà TripAdvisor, bensì i suoi partner, a iniziare dalle già citate catene alberghiere.
Insomma, TripAdvisor diventa una OTA, pur senza dimenticare le recensioni e gli altri contenuti generati dai suoi utenti, fotografie in primis.
Gli hotel che scelgono di partecipare al programma Instant Booking di TripAdvisor potranno sorridere. A loro, il portale chiederà una commissione compresa fra il 12 e il 15% per ogni prenotazione, quota assai inferiore a quelle pretese da Expedia e Booking.
Certo è che TripAdvisor ne ha fatta di strada in una manciata di anni. Da semplice vetrina per recensioni e contenitore di pubblicità per i portali di prenotazione, ruolo giocato nella sua infanzia, il sito del gufo è diventato un metamotore di ricerca per il confronto delle tariffe degli hotel, solo due anni fa. Ora, si propone di sfidare i giganti del mercato, nel ruolo di scomodo outsider.
Cosa bisogna attendersi? Senza dubbio un aumento delle conversioni dei viaggiatori, che da semplici interessati a prezzi e recensioni diventeranno dei veri e propri consumatori. Chi può negare la comodità di prenotare subito un hotel, magari da smartphone, dopo aver letto le sue recensioni, senza abbandonare il portale per altri siti?
Per il mondo mobile, TripAdvisor ha introdotto anche nella sua app un’opzione simile al “Prenota ora” già disponibile nel suo sito. In questo caso, tuttavia, pare che TripAdvisor privilegi ancora le partnership strette con le varie OTA, piuttosto che le collaborazioni dirette con catene alberghiere e hotel indipendenti. In ogni caso, le due OTA più grandi del mercato – Expedia e Booking – partecipano a TripConnect, il programma PPC per il confronto delle tariffe, ma hanno boicottato Instant Booking, per ovvi problemi di concorrenza.
Leggi anche: Instant Booking di TripAdvisor: grandi guai per Expedia e Priceline?
Più spazio ai partner (e ai loro brand)
La transizione da portale di recensioni e comparazioni a portale di prenotazioni ha assicurato un primo piccolo beneficio ai partner di TripAdvisor. Rispetto a prima, i brand dei partner godono di più visibilità. Basta dare un’occhiata all’immagine qui sotto per rendertene conto. Sopra alla tariffa e al pulsante giallo “Book now” compare la dicitura “TripAdvisor with Accorhotels”.
Non è finita. Nella pagina dedicata alla scelta della camera compaiono il logo del partner e le parole “We have teamed up with AccorHotels.com to find you the best room”.
Inoltre, nell’ultima pagina del percorso di prenotazione, TripAdvisor informa i consumatori che “AccorHotels.com will provide customer service for this reservation”. Alla fine della pagina, ecco comparire un’altra citazione del partner, con nome e logo: “TripAdvisor has partnered with AccorHotels.com to bring you this deal”.
In passato, altri metamotori, come Kayak e Hipmunk, hanno introdotto la possibilità di prenotare senza uscire dai loro siti. E, come TripAdvisor, il piccolo Hipmunk sembra crederci sul serio. Tuttavia, Kayak e Hipmunk hanno scelto di stringere accordi soprattutto con le OTA, a differenza di TripAdvisor, che sta diventando un canale aggressivo, capace di attrarre catene alberghiere e hotel indipendenti come partner per le prenotazioni.
Per concludere. Gli hotel che hanno scelto di partecipare a Instant Booking di TripAdvisor stanno alimentando un’alternativa ai classici canali di distribuzione, a iniziare dalle sempre più onerose OTA. Questa scelta non fa che rinvigorire il già nerboruto TripAdvisor.
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Liberamente tratto da TripAdvisor Transformed: The Booking Site Is Now in Full Swing, di Dennis Schaal.