Con il programma Hospitality (e l’aiuto di Nest Hub), Google punta ad offrire un’esperienza personalizzata e interattiva, il tutto attraverso comandi vocali.
In principio era il congierce, ma ora non più: i tempi in cui i tuoi ospiti dovevano passare (fisicamente o telefonicamente) dalla reception per fare il checkout, richiedere un servizio in camera o semplicemente avere info sulla città potrebbero diventare un lontano ricordo.
Il motivo? Google, con il suo programma Hospitality, sta portando nelle camere di alcuni hotel lo smart display Nest Hub, attraverso il quale gli ospiti potranno ottenere qualsiasi informazione e servizio desiderino con un semplice comando vocale.
Vediamo cosa offre il sistema.
Personalizzazione dell’esperienza
Al Nest Hub posizionato nella camera gli ospiti potranno chiedere tutta una serie di informazioni e servizi per rendere unica e su misura la propria esperienza. Alcuni esempi sono:
- Impostazione di sveglie e promemoria
- Domande sulle offerte e sugli orari dei servizi (piscina, spa, ristorante, ecc.)
- Domande sul meteo e sulle attrazioni locali
- Riproduzione di video, musica, notizie
Più chiacchiere, meno stress
Con una semplice richiesta vocale, sarà possibile effettuare tutte quelle operazioni che prima richiedevano il contatto con la reception, come:
- Check-out
- Richiesta di servizi ancillari ed extra, dal noleggio di una bici (dove possibile) alla richiesta di un asciugamano aggiuntivo
Data la recente situazione sanitaria, effettuare queste operazioni direttamente dalla camera, evitando file e contatti con altre persone, non offre solo un risparmio di tempo, ma anche una maggiore sicurezza!
Comunicazione a 2 vie
L’ospite può fare così tante domande… anche l’albergatore deve poter dire la sua!
Infatti, attraverso l’Hub, si potrà inviare agli ospiti un questionario sull’esperienza in struttura, il tutto compilabile dal dispositivo.
Domotica
Per gli hotel e le strutture che vogliono puntare su innovazione e tecnologia, questo sarà un valore aggiunto notevole: tramite l’assistente, gli ospiti potranno controllare tutti i dispositivi della stanza, automatizzando e regolando luci, volumi, tapparelle, TV, ecc.
Privacy
Un dispositivo vocale connesso con tutto l’impianto elettronico? I paladini della privacy avranno sicuramente alzato le sopracciglia… e avrebbero torto!
Il sistema, infatti, non richiede l’accesso con alcun account, mentre il dispositivo non presenta videocamere e ha un microfono che può essere disattivato con un clic.
Inoltre, nessun audio viene registrato e tutte le attività sul dispositivo vengono cancellate al termine del soggiorno.
Per concludere: Google sta arrivando, vuoi davvero continuare ad ignorarlo?
La vera notizia legata al programma Hospitality non è quella di un sistema innovativo e automatizzato di concierge.
La vera notizie è che Google sta arrivando alla fine di un viaggio, cominciato con l’aiutare le persone a trovare una struttura, passato per la disintermediazione (vedi Google Hotel Ads) e che si concluderà con la presenza in struttura.
Dalle modalità di ricerca (che si evolvono insieme alle necessità degli utenti) ai servizi in stanza, Google sta diventando un attore sempre più rilevante nel mondo del turismo.
Quindi chiediamo di nuovo: vuoi davvero continuare ad ignorarlo?