Ad ognuno è capitato di avere quegli amici fidatissimi, a cui si è dato sempre ascolto, e che alla fine si sono rivelati dei cattivi consiglieri. Anche la tua struttura lì ha, ma forse non lo sai ancora.
Perché questi falsi amici, questi Gatto e Volpe dell’Hospitality, non sono così tangibili: sono dei dati!
Proprio così, la tua strategia sta venendo minata dalle metriche su cui fai tanto affidamento. Vediamo quali sono.
Proprio lui, il tuo dato preferito, è quello spesso più menzognero!
Questo perché il Web è solo uno dei canali di acquisizione della tua struttura. Quindi, se le vendite dal sito risultano in calo o in aumento rispetto l’anno precedente, non significa che le cose stiano andando necessariamente peggio o meglio.
Come fare quindi a capire davvero qual è la situazione? Controlla l’occupazione e l’origine!
Se l’occupazione è in aumento e l’apporto di un altro canale (es: chiamate o Walk-in) è in crescita, significa che c’è meno disponibilità. E meno disponibilità significa meno conversioni dal sito Web.
Viceversa, l’aumento di vendite da Web può non corrispondere ad una maggiore occupazione.
Quando c’è di mezzo la parola “a pagamento”, ci aspettiamo sempre la qualità. Ma in questo caso essa viene confusa con la quantità.
Così si crea un quid-pro-quo notevole… e molto pericoloso: ossia, che la qualità delle tue campagne si basa sul numero di utenti. Generare traffico in grande quantità è facile, la vera sfida è generare entrate.
Quando monitori le tue campagne, non limitarti ad analizzare il traffico e assicurati che il ritorno in termine di vendite giustifichi la spesa che stai sostenendo: se il traffico è in calo, ma le vendite dalle campagne sono in aumento, allora vuol dire che stai attirando clienti più qualitativi (ad un costo minore). E questo è un bene!
La frequenza di rimbalzo non è una cattiva consigliera vera e propria, è solo incompresa.
Avere una frequenza di rimbalzo alta significa che molti utenti abbandonano la pagina senza aver compiuto alcuna azione, quindi è normale spaventarsi di fronte ad una crescita di questo dato. Ma la realtà spesso è diversa.
Un “rimbalzo” viene conteggiato quando un utente non effettua una seconda azione entro 30 secondi. Questo non significa necessariamente che la sessione non sia andata bene, dipende dal contesto. Pensa alla pagina dedicata alla località o agli eventi: un utente arriva, trova le informazioni che cerca e, se è soddisfatto, esce. La frequenza di rimbalzo è aumentata, ma comunque è stata una sessione positiva.
Il segreto per ridurre al minimo questo dubbio atavico è una buona organizzazione del sito Web. Dove puoi e/o hai necessità, inserisci una Call To Action chiara per guidare l’utente all’azione successiva.
Dati e metriche sono importanti, ma, come hai visto, possono essere difficili da interpretare e portarti sulla strada sbagliata. Ecco perché devi avere qualcuno di cui fidarti davvero e che ti dice le cose come stanno… qualcuno come la nostra Business Intelligence!
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