Con l’aumento dei costi per il CPC, i Free Link di Google sembrano rappresentare un espediente valido per far tornare il budget.
Ogni albergatore che lotta con le OTA per avere la proprietà delle prenotazioni che gli entrano sa che i metamotori (Google, Trivago, Tripadvisor e compagnia) sono il territorio in cui la partita si può giocare ad armi (quasi pari): da una parte il budget delle agenzie, dall’altra il prezzo più vantaggioso offerto dagli hotel.
Purtroppo, con il naturale affollamento di questo canale di acquisizione, i costi hanno subito una forte impennata. Triptease, infatti, ha registrato che:
- Il numero medio di partecipanti alle aste degli annunci su Google Hotel è aumentato di 5 volte negli USA e di 3 volte in Europa.
- Il costo per clic nelle aree del Nord America e EMEA è aumentato del 150% rispetto al periodo pre-COVID.
A questi dati se ne aggiunge un altro molto interessante: rispetto al 2021, solo negli Stati Uniti, la percentuale di volte in cui le tariffe di Booking.com ed Expedia erano le più convenienti è scesa dal 59% al 28%.
Se mettiamo insieme tutto quanto, la situazione diventa abbastanza chiara: con l’avvento del CPC sui metamotori, le strutture hanno la possibilità di mostrare la tariffa migliore; di conseguenza, le OTA hanno deciso di spingere l’acceleratore sul budget.
Quindi che si può fare per cercare di contenere i costi di acquisizione? La risposta può essere nei Free Link!
Un po’ di storia dei Free Link di Google
Introdotti nel marzo del 2021 come estensione della sezione di annunci nella scheda My Business e su Google Travel, i Free Link erano un compromesso stiracchiato: a costo quasi zero offrivano una visibilità limitata (per visualizzarli era necessario un secondo clic).
Dopo un anno, Google ha deciso di puntare forte su questo strumento, dandogli maggiore visibilità: da marzo 2022, infatti, la sezione organica è immediatamente visibile nella scheda dell’hotel (sotto gli annunci) e su Google Maps.
Inoltre, sono state introdotte alcune funzionalità aggiuntive, di cui abbiamo parlato qua.
Più visibilità, più risultati
Il risultato di questa spinta in visibilità si è fatto sentire: nel Nord America, per le strutture che usano i Free Link, la percentuale di apparizioni nei risultati di ricerca è passata dal 20% al 70%.
Inoltre, secondo uno studio di Derby Soft, in media, su 10 prenotazioni, 7 vengono da annunci e 3 dai Free Link.
Aggiungiamo anche un dato da 5stelle*: da marzo 2022 ad oggi, i Free Link hanno fatto registrare un aumento degli accessi (+22%) e delle transazioni (+5%) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Riassumendo:
- Grazie alla spinta da parte di Google, i Free Link offrono più visibilità in una sezione dove prima dominavano le OTA
- Nell’ultimo anno si è registrato un aumento di accessi e conversioni, segno che la maggiore visibilità offre anche maggiori risultati
- Seppur in maniera contenuta, i Free Link generano una percentuale di prenotazioni dirette senza costi
Un salva-budget naturale… se usato bene
Per quanto i Free Link ti possano sembrare un ottimo strumento, se vuoi che davvero ti aiutino a contenere i costi di acquisizione, ci sono delle considerazioni da fare:
- I Free Link non ti aiutano a trovare nuovi clienti
La sezione dei Free Link compare principalmente quando si cerca il nome della struttura. Questo significa che essi intercetteranno chi già ti conosce o ha sentito parlare di te. Tienilo a mente quando li inserisci nella tua strategia.
PS: può essere che i link gratuiti vengano visualizzati anche su Google Maps e Google Travel, ma li è ancora molto predominante la presenza degli annunci. - La spesa in CPC è comunque necessaria
Come abbiamo detto prima, i Free Link possono portare in media il 30% delle prenotazioni totali; perciò, continuerai ad aver bisogno degli annunci a pagamento. Tuttavia, analizzando i risultati ottenuti da entrambi i canali, potrai individuare il budget più indicato, evitando spese inutili. - La qualità della connessione è importante
I Free Link sono il risultato di una connessione tra il tuo Booking Engine e Google. Maggiore è la qualità della connessione, maggiore l’efficacia dei link.
Cosa intendiamo quando parliamo di qualità della connessione? Più precisione nel passaggio di disponibilità e tariffe: dettagli che incidono non poco sul percorso di prenotazione e sul tasso di conversione!
Per questo è sempre consigliabile scegliere una fornitura a pagamento: in questo modo i link gratuiti non saranno così gratuiti, ma almeno avrai la certezza di un servizio di qualità.
Per concludere
I costi delle campagne si stanno alzando e Google sta mettendo a disposizione uno strumento a costo zero (o quasi): l’equazione è semplice, il momento di attivare questo canale è adesso!
Aspettare ad attivare i Free Link potrebbe significare perdere visibilità e prenotazioni dirette gratuite, con il rischio di impattare fortemente sul budget delle campagne.
Per sapere di più su questo servizio, contattaci!