22 agosto 2012

Sito web dell’hotel: 10 errori (comuni) da evitare

Non esiste una seconda occasione per fare una buona prima impressione! Il sito Web è il biglietto da visita del tuo hotel. Prima di prenotare, la maggior parte degli utenti Internet lo visiterà. Ecco perché è opportuno effettuare periodicamente un check-up della presenza online. Pubblichiamo un’infografica che riassume simpaticamente i 10 errori più comuni da non commettere.
14 agosto 2012

Hall Street, il mercato libero arriva nelle prenotazioni per hotel (in barba alla parity rate)

Si chiama Hall Street ed è un vero e proprio marketplace di stanze di hotel. Prima il cliente può fare la propria offerta per il soggiorno, poi può mettere nuovamente in vendita la prenotazione acquistata proponendola agli altri utenti della piattaforma. Il tutto in barba alla parity rate! www.hallst.com
9 luglio 2012

Tingo (Tripadvisor) ti assicura dal calo del prezzo della camera

TripAdvisor colpisce ancora. Da inizio anno è online il nuovo portale di prenotazione hotel che promette di restituire sulla carta di credito dell’acquirente la differenza nel caso in cui l’albergo prenotato cali il prezzo. Ed ecco spiegato anche il nome Tingo: deriva dall’unione delle parole “Travel” + “Bingo”! www.tingo.com
3 luglio 2012

BackBid mette in competizione tra loro gli hotel!

Hai prenotato un soggiorno, ma vuoi provare a spuntare un prezzo migliore? BackBid ti consente di verificare se altri hotel sono disposti ad offrire di più! BackBid è ancora una start-up attiva solo negli Stati Uniti (sul sito è riportata la dicitura “beta version”), ma già sta facendo parlare parecchio di sè e soprattutto sta facendo inalberare gli albergatori, che con questo modello di prenotazione vengono messi in forte concorrenza l’uno con l’altro (come se non lo fossero già!). www.backbid.com
27 giugno 2012

I Mac people spendono di più!

I viaggiatori che possiedono il PC di Apple in media spendono per le prenotazioni 20/30 dollari in più rispetto a coloro che utilizzano il più classico PC Window! Lo dice una recente sperimentazione effettuata dal portale di prenotazioni Orbitz e riportata dal Wall Street Journal che ha messo a confronto le abitudini di prenotazione dei Mac people rispetto ai seguaci di Windows. Curioso o c’era da aspettarselo!?
8 giugno 2012

Hotel e prenotazioni: le OTA sono infallibili?

Prendiamo i primi tre mesi di quest’anno. La domanda legata al tempo libero è cresciuta a un ritmo vertiginoso rispetto allo stesso periodo del 2011. Secondo le previsioni, nella maggior parte del mondo questa domanda continuerà a crescere. Da questo scenario, secondo il parere degli esperti di TravelClick, gli albergatori potrebbero trarre qualche vantaggio. In che modo? Prestando più attenzione alle proprie politiche di pricing e di distribuzione. Istantanea globale TravelClick ci offre una fotografia immediata del trend della domanda per ogni macroarea geografica. Vediamola insieme.
4 giugno 2012

I fans del tuo hotel prenoteranno direttamente da Facebook?

Per ora il debutto borsistico della IPO di Facebook ha portato grosse delusioni ai suoi azionisti. A pochi giorni dalla sua quotazione al Nasdaq, l’azione del più noto dei social network perde oltre il 25% del suo valore, ridimensionando fortemente la super valutazione di 100 miliardi di dollari in sede di IPO (100 volte l’utile)!! Qualcuno potrebbe pensare che abbiamo deciso di occuparci di investimenti finanziari, ma non è così! La valutazione di Facebook e il suo tracollo in borsa (almeno per ora…) sono in linea con le riflessioni e i dubbi che anche coloro che si occupano di marketing  si stanno ponendo. E gli hotel non fanno eccezione vista lo loro grande presenza in rete e nel mondo social in particolare. Facebook può diventare un canale di booking?
4 maggio 2012

Groupon & company – croce o delizia?

Ultimamente accade sempre così: dopo le presentazioni ufficiali ed un primo brief sugli obiettivi di vendita gli albergatori vogliono conoscere la nostra opinione in merito ai fatidici gruppi d’acquisto Goupon & Company!  Qui citiamo la più nota iniziativa di vendite flash, ma ve ne sono molte altre – ad esempio Groupalia, LetsBonus, Glamoo – il cui modello di business, a parte qualche dettaglio più o meno restrittivo, è decisamente simile. Chi ha avuto modo di approfondire le condizioni contrattuali proposte da Groupon & co. parte logicamente prevenuto! Incassare la metà della metà è troppo poco anche se i pacchetti in offerta vengono “gonfiati” qua e là con massaggi, cesti di frutta ed altre amenità che spesso interessano ben poco agli ospiti.