Ogni anno, si svolge un dramma silenzioso: migliaia di Booking Engine vengono abbandonati dai potenziali clienti. E la cosa peggiore è che, probabilmente, li abbandonano per visitare il sito di un competitor!
Secondo una ricerca, i siti turistici registrano un tasso di abbandono dell’81%… circa il 10% in più della media dei siti retail. Per caprici meglio, è come se su 5 persone che visitano il tuo sito, 4 decidessero che è meglio guardarsi ancora intorno.
Questo dato fa paura non solo per la mancata opportunità di acquisire una prenotazione diretta, ma anche perché significa che tutti gli sforzi di marketing che hai fatto per portare il cliente fino a lì sono andati in fumo: in sostanza, hai perso tempo e denaro.
A questo punto ti starai chiedendo: “Come posso evitare questa sorte al mio Booking Engine?”. Siccome abbiamo a cuore la sorte dei Booking Engine, abbiamo preparato una guida che risponde a questa domanda. Cominciamo!
Nessuno ti lascia lì senza un motivo, quindi cerca di capire quale sia.
Analizzando il comportamento degli utenti con Google Analytics (nello specifico con la sezione “Pagine di uscita”), potrai individuare in quale punto del sito gli utenti hanno deciso di andarsene. Così facendo, potrai capire meglio la loro motivazione: per esempio, una persona che abbandona mentre è nella panoramica delle camere può non aver trovato la soluzione adatta, mentre chi abbandona ad un punto più avanzato può essere stato scoraggiato dal prezzo o dalla mancanza di informazioni aggiuntive.
Come abbiamo detto, chi interrompe il processo di prenotazione non sta abbandonando la vacanza, si sta semplicemente guardando intorno.
Gli utenti che lasciano il tuo sito magari hanno preso solo un momento per riflettere, quindi puoi aiutarli a riprendere in considerazione il tuo sito usando uno di questi mezzi:
Perché questi strumenti siano efficaci, è necessario svolgere correttamente quel lavoro di analisi di cui abbiamo parlato prima. Il motivo è semplice: se individui il motivo per cui un utente se n’è andato, saprai come proporgli il messaggio giusto per farlo ritornare. Siccome ognuno può aver motivazioni diverse, dovrai inviare messaggi diversi, basandosi sulla segmentazione delle intenzioni.
Riprendiamo l’esempio del nostro utente che abbandona la prenotazione per una questione tariffaria: a questa tipologia di utente potrai indirizzare messaggi che contengono una scontistica o che sottolineano i vantaggi della prenotazione dal sito.
Infine, fai attenzione alla tempistica: secondo Forrester, il 90% dei procedimenti di acquisto abbandonati diventano un nulla di fatto dopo circa un’ora. Se consideriamo le modalità di ricerca dei viaggiatori, questo dato ha senso e va tenuto in considerazione: se un’utente abbandona la prenotazione, cerca di riprenderlo il prima possibile, mentre la sua attenzione è ancora alta.
Hai mai visto qualcuno abbandonare un Chow-Chow o un bovaro del bernese? No e il motivo è semplice: perché sono bellissimi (e costano un sacco… ma soprattutto perché sono bellissimi).
Allo stesso modo, se presenti la tua struttura attraverso un Booking Engine bello, facile da usare e che semplifica la ricerca di informazioni, le possibilità che le persone concludano la prenotazione saranno più alte.
Noi di 5stelle* questo lo sappiamo bene e continuiamo a lavorare per rendere il nostro Booking Engine sempre più efficace. A proposito, sapevi che uscirà una nuova versione a breve?
Avrà tutto quello che cerchi per aumentare le prenotazioni dirette: