6 dritte infallibili per scegliere il carattere tipografico perfetto per il sito del tuo hotel

Fai questa domanda a chi ha realizzato il sito del tuo hotel: è più importante il tipo di carattere tipografico o il design delle pagine? Se il professionista sa il fatto suo, ti risponderà che i due elementi contano allo stesso modo.

Considera che il 95% delle informazioni pubblicate online è comunicato con il linguaggio scritto. Insomma, (quasi) tutto il Web è testo.

Questo dato dovrebbe farti capire quanto la scelta del carattere tipografico sia fondamentale. D’altra parte, chi avrebbe il coraggio di sfogliare le pagine di un sito scritte con uno stile tipografico illeggibile?

La differenza fra typeface e font

Per tutti quelli che non sono esperti di Web design, è facile confondere parole e definizioni. Molte persone credono che “typeface” e “font” siano sinonimi dello stesso concetto. Niente di più sbagliato. Vediamo quali sono le differenze fra i due termini.

Un typeface – che in italiano potremmo tradurre con “tipo di carattere” – è un gruppo di caratteri, numeri e lettere che condividono, fra loro, lo stesso design. Facciamo un esempio: “Times New Roman”, “Arial” e “Comic Sans” sono tutti typeface – e sì, il “Comic Sans” è il re dei typeface più odiati dai designer.

Un font è uno stile specifico di un typeface, definito da alcune caratteristiche: larghezza, dimensione e peso. Quindi, il “Comic Sans” è un typeface, ma un “Comic Sans 12 pt Bold” è un font.

La tipografia è l’arte generale della lingua scritta. Oltre a typeface e font, esistono altri elementi che definiscono uno stile tipografico. Per esempio:

  • l’interlinea (leading), vale a dire lo spazio fra una riga e l’altra del testo;
  • la crenatura (kerning), lo spazio fra i singoli caratteri;
  • l’avvicinamento (tracking), lo spazio uniforme fra le parole.

La tentazione di includere nel tuo sito gran parte dei tipi di carattere disponibili per il Web è alta, lo sappiamo. Tuttavia, devi sempre ricordare che le scelte di design influenzano il comportamento degli utenti nel sito del tuo hotel – e, quindi, anche la possibilità di ricevere più o meno prenotazioni dirette.

Leggi anche: Come il sito del tuo hotel influenza l’ADR.

6 scelte tipografiche per migliorare il sito del tuo hotel

Scegliere il tipo di carattere giusto dovrebbe essere di competenza del Web designer, ossia di chi realizza il tuo sito. Tuttavia, conoscere le buone abitudini tipografiche è utile per valutare se puoi migliorare qualcosa nel tuo sito attuale.

1. Scegli non più di 2 o 3 tipi di caratteri

Il design è l’elemento che dovrebbe creare la prima buona impressione in chi visita il tuo sito. Puoi non crederci, ma il layout grafico e le scelte di stile formano nella mente delle persone un’opinione già forte rispetto al tuo hotel. Questo per dirti che non ha senso presentarti con un minestrone di caratteri tipografici: l’effetto di disordine comunicherebbe scarsa professionalità.

Come per ogni altra scelta di design, vale la regola universale: less is more. Quindi, pochi typeface è sempre meglio di tanti.

Gli esperti consigliano di usare non più di 2 o 3 tipi di caratteri: ognuno dovrebbe servire uno scopo diverso.

Quel che conta è che i 2 o 3 tipi scelti siano in armonia fra loro – altrimenti, l’effetto “mal di testa” è assicurato. Allo stesso modo, è importante usare gli stessi tipi non solo nel tuo sito, ma pure in ogni altro materiale promozionale del tuo hotel, online e offline, inclusi brochure, volantini e banner per campagne pubblicitarie.

2. Usare un mix di serif e sans serif va bene

Esistono due categorie principali di typeface: serif e sans serif.

I serif sono le grazie, vale a dire i tratti ornamentali che sporgono dalle aste di alcuni caratteri tipografici – per esempio, hanno le grazie il “Times New Roman” e “Georgia”. I caratteri serif risultano spesso di miglior lettura ed evocano sensazioni di eleganza, formalità e fiducia – molti sono caratteri antichi.

Al contrario, i sans serif, come suggerisce il nome, sono i tipi di caratteri privi delle grazie – per esempio, “Helvetica” e “Verdana”. Si tratta di caratteri più moderni, più “puliti” e minimalisti rispetto ai serif.

Molti designer scelgono un mix di serif e sans serif per creare effetti grafici più vari.

Puoi farlo: tuttavia, tieni a mente che l’effetto finale deve essere coerente e omogeneo. Per esempio, potresti usare un tipo serif per i titoli e un sans serif per il corpo di testo. Sperimenta la combinazione migliore per trovare quella che crea l’impatto visivo migliore.

3. I tuoi tipi di caratteri devono rendere bene in più dimensioni

Come sai, sempre più viaggiatori visitano il sito del tuo hotel con i loro smartphone. Ecco perché quel che hai scritto nelle tue pagine deve essere ben leggibile anche sui display più piccoli.

Ergo, i tipi di caratteri in uso nel tuo sito devono vedersi bene tanto sugli schermi più grandi quanto su quelli più piccoli.

In sintesi, la leggibilità e l’usabilità del tuo sito devono essere sempre al primo posto.

4. Tieni i caratteri più grandi che puoi – gli occhi di chi legge ti ringrazieranno

Marketing Land ha notato una riduzione del 30% del tasso di rimbalzo e del tempo medio speso dai lettori nel suo sito dopo aver aumentato le dimensioni dei caratteri.

In modo simile, Click Laboratory ha registrato un incremento del 133% per le conversioni nel suo sito dopo aver modificato da 10 a 13 pt le dimensioni del font.

Uno studio approfondito ha concluso che 16 pixel è la dimensione ottimale per i testi online; questo perché la maggior parte delle persone legge da una distanza di 20-23 pollici dallo schermo del computer (51-58 cm circa).

Nota a margine. Fai attenzione a non confondere le misure in pixel (px) con le misure in punti (pt). Il pixel è l’elemento minimo che compone ogni elemento visualizzato su uno schermo di un dispositivo digitale – computer, smartphone o tablet che sia. Per esempio, un’immagine di 10 x 10 px è composta da 100 pixel.

Il punto, invece, è una misura di lunghezza e corrisponde a 1/72 di pollice – per la precisione, 72 pt corrispondono a 0,996264 pollici, ossia a 2,53 cm.

Se vuoi fare tutto bene, poi, per la scelta delle dimensioni dei tuoi caratteri, dovresti tenere a mente il pubblico del tuo sito. Per esempio, i quarantenni devono faticare il doppio per leggere un testo, rispetto ai ventenni – i sessantenni devono moltiplicare il loro impegno per quattro.

6. Evita il TUTTO MAIUSCOLO

Anche se il tutto maiuscolo potrebbe essere accettabile in certe situazioni, in generale, se vuoi semplificare la lettura dei tuoi testi, dovresti evitarlo.

Tieni a mente che i caratteri maiuscoli rallentano in modo notevole i tempi di scansione e lettura rispetto alle versioni minuscole.

In più, il tutto maiuscolo è associato al gridare, quindi a emozioni negative, quali rabbia e frustrazione – proprio quel che i viaggiatori non dovrebbero provare mentre visitano il tuo sito.

6. Scegli un buon contrasto fra i colori

Questo è un errore comune fra i Web designer – soprattutto fra quelli alle prime armi. Scegliere colori simili per il carattere e per lo sfondo non vuol dire “armonizzare” lo stile di un sito. Al contrario, questa scelta complica la leggibilità dei testi (provare per credere).

Per migliorare l’usabilità del tuo sito, e aumentare le possibilità di ricevere più prenotazioni dirette, quindi, è bene preoccuparsi di distinguere il più possibile il testo dallo sfondo: in questo modo, i tuoi possibili ospiti potranno trovare, e potranno leggere meglio, le informazioni che cercano.

I tipi di caratteri di dimensioni maggiori dovrebbero avere almeno un contrato di 3:1 rispetto allo sfondo. Per verificare il contrasto fra colore del testo e colore di sfondo, ti consigliamo l’uso di questo strumento gratuito.

Per concludere

Quando occorre scegliere i tipi di caratteri da usare nel sito del tuo hotel, ricorda questo: lo stile tipografico dovrebbe sempre integrare, e non oscurare, i tuoi testi. Il tuo obiettivo è far sì che chi legge possa ricordare il messaggio che hai scritto, non il carattere che hai usato.

Liberamente tratto da Is Comic Sans Killing Your Bookings? A Lesson in Website Typefaces, di Jess Ashworth.

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