Tipologie di ospiti, logiche di distribuzioni, costi e non solo: ecco tutto quello che devi dimenticarti per avere successo nel futuro del turismo.
La prima volta che Destin Sandlin, ingegnere, ha guidato la Backwards Bike non è stata un’esperienza piacevole: questa bici, infatti, è progettata per girare a sinistra quando la sterzi a destra e viceversa.
Ci sono voluti otto mesi per disimparare il vecchio modo di andare in bicicletta e imparare quello nuovo. Dopo aver raggiunto il suo obiettivo, qualcuno gli ha chiesto se riuscisse ancora a guidare una bicicletta normale: gli sono serviti 20 minuti per riaddestrare il suo cervello e tornare al vecchio modo di andare in bicicletta.
Cosa dimostra tutto ciò? Otto mesi per imparare un nuovo comportamento e 20 minuti per “riprendere in qualche modo” il vecchio comportamento: esattamente quello che deve affrontare ogni albergatore in questo periodo storico!
Un’epoca di cambiamenti intorno ai viaggiatori
Negli ultimi 3-4 anni abbiamo assistito a grandi trasformazioni nelle abitudini dei viaggiatori e non solo.
Il lavoro è cambiato: lo smart-working è sempre più diffuso e le persone hanno la possibilità di lavorare da ovunque, preferendo le location dei loro sogni al classico ufficio.
Anche il modo di acquistare è cambiato: oggi acquistare, personalizzare e ricevere qualsiasi cosa è a un solo clic di distanza.
La nostra interazione con le persone è cambiata. Sempre meno tempo viene dedicato all’essere insieme di persona e si interagisce sempre di più tramite piattaforme digitali.
Tutti questi cambiamenti, combinati, hanno avuto un profondo impatto sui consumatori e, di conseguenza, sul mercato. Ecco perché è arrivato il momento di disimparare il vecchio modo di rivolgerti ai potenziali ospiti.
Come? Anziché investire tempo e denaro per osservare come i concorrenti si muovono in termini di politica di prezzo, azioni di marketing e di comunicazione, forse è opportuno analizzare meglio cosa stanno facendo i nostri clienti, cosa vogliono, come si comportano, come possiamo attirarli meglio e che tipo di esigenze possiamo e dobbiamo soddisfare.
L’arrivo del bleisure
Un esempio perfetto di nuove necessità da monitorare è il “bleisure”, quel tipo di viaggio che combina lavoro e svago.
I lavoratori itineranti, infatti, spesso aggiungono 3-4 giorni in più al viaggio di lavoro, nell’80% dei casi scegliendo di rimanere nella stessa struttura ricettiva. Questo significa che la stessa clientela passa dall’avere esigenze da business ad avere esigenze da leisure.
I 3 capisaldi del cambiamento
Al di là di trend e mode, ci sono 3 fattori chiave da considerare in questa “nuova era”:
- Digitalizzazione
In Rete ci sono sempre più canali attraverso il quale un utente può organizzare i propri viaggi e questo significa 2 cose. Essere presenti in maniera ottimizzata su questi canali equivale ad avere maggiori possibilità di conversione
Gli strumenti digitali comportano la raccolta di una quantità enorme di dati. Sapere raccogliere, gestire e usare correttamente questi dati è fondamentale per offrire esperienze personalizzate
- Personalizzazione
Proprio come nello shopping online, anche nei viaggi le persone cercano sempre l’opzione più adatta alle proprie esigenze. I dati di cui abbiamo parlato sopra servono proprio a individuare queste esigenze e a formulare offerte e proposte ad hoc. - Merchandising e servizi ancillari
È ormai chiaro che fare un’offerta turistica non è solo vendere una camera, ma anche tutti i servizi e gli extra che compongo un’esperienza personalizzata in linea con i bisogni dell’ospite.
Non solo sale riunioni, ristoranti o centro benessere, ma anche attività al di fuori dell’hotel.
Un nuovo modo di pensare i ricavi
Anche le dinamiche intorno al Revenue sono cambiate. Con l’aumento dei costi e la comparsa di nuovi canali di acquisizione (basti pensare ai Free Link di Google), il focus non è più solo sull’aumento dei ricavi, ma sulla loro ottimizzazione.
Questo significa prendere in considerazione fattori come:
- La fonte dei ricavi
- I costi fissi
- I costi dei canali di acquisizione
- Le marginalità di profitto per canale
Per concludere
Ora che sappiamo cosa ci aspetta, com’è giusto muoversi? Come si impara a “guidare la bicicletta al contrario”? Semplice, smettendo di fare riferimento al 2019!
Nell’immediato futuro avrà successo chi sarà in grado di sfruttare i milioni e milioni di dati che vengono raccolti, incorporandoli nei processi decisionali e automatizzando le azioni nel marketing, nella distribuzione, nella definizione dei prezzi e nella vendita.
Siamo nel 2023! Riconosciamo questi cambiamenti e riorganizziamo il nostro modo di pensare e lavorare.