Book on Google arriva (anche) in Italia: ecco perché BigG potrebbe essere il nuovo padrone della distribuzione online

Book on Google è ora disponibile per gli utenti europei che vogliono prenotare un soggiorno su google.it, google.fr, google.es o google.de. Google ha rilasciato Book on Google in 12 nuovi mercati: a eccezione del Canada, sono tutti europei. Si tratta di una novità importante, considerato che l’Europa, insieme agli Stati Uniti, è il maggior mercato di riferimento per i Paesi europei.

Ma come? Book on Google non era già disponibile per gli hotel italiani? La risposta è affermativa: Book on Google è sempre stato attivo per gli hotel di tutto il mondo. Prima di questa novità, tuttavia, un hotel italiano poteva promuoversi con Book on Google solo verso gli utenti di Stati Uniti e Regno Unito. D’ora in avanti, con questo strumento, puoi raggiungere anche gli utenti italiani (google.it), francesi (google.fr), spagnoli (google.es) e tedeschi (google.de).

Quali sono i nuovi mercati raggiunti da Book on Google?

Come detto, sono 12: Germania, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Spagna, Francia, Italia, Olanda, Norvegia, Polonia e Svezia. Questi si aggiungo ai già presenti Stati Uniti, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda. In tutto, si tratta di 16 Paesi. Pochi? Insieme, rappresentano quasi il 50% del PIL mondiale.

Cos’è Book on Google?

Hai ragione. Ancora non abbiamo spiegato di cosa si tratta. Book on Google è l’interfaccia di Google Hotel Ads che consente ai consumatori di prenotare un soggiorno senza uscire da Google.

Si tratta di una soluzione pensata per evitare le frizioni e i possibili problemi che un utente potrebbe incontrare quando decide di prenotare – soprattutto da smartphone. Per esempio: se trovi il tuo hotel ideale su Google e vuoi prenotare, oggi càpita che vieni indirizzato o verso il sito ufficiale dell’hotel – che non sempre potrebbe offrire un’esperienza di navigazione, e di prenotazione, ottimale – o verso un portale (Booking.com, Expedia o altro).

Nel mercato dei metamotori, questo tipo di sistemi è noto come Facilitated Bookings – lo scorso anno, per esempio, trivago aveva lanciato il suo Express Booking.

Quanto costa Book on Google?

Google non addebita alcun costo extra per l’uso di Book on Google. In pratica, applica lo stesso costo per clic (CPC) o la stessa percentuale di commissione (CPA) per ogni prenotazione generata da Hotel Ads. In pratica, si può affermare che l’uso di Book on Google è gratuito. Tuttavia, devi considerare che, per usufruire di Book on Google, devi aver attivato almeno una campagna Hotel Ads, il che, come per tutte le campagne a pagamento su Google, comporta un investimento di budget.

Google sta diventando un’OTA?

È un dibattito senza fine. Tuttavia, la risposta è piuttosto irrilevante. Book on Google è un ibrido fra la vendita intermediata, tipica dei portali di prenotazione, e la vendita diretta.

È una vendita diretta perché l’hotel è pur sempre il “proprietario” di ogni prenotazione e, quindi, di ogni cliente. Questo vuol dire che, una volta conclusa, la prenotazione deve essere gestita dall’albergatore – certo, non da Google.

È una vendita intermediata perché la transazione avviene senza uscire da Google, proprio come accade su Booking.com, Expedia e soci. Se l’utente gode di un’ottima esperienza di prenotazione su Google, è probabile che preferirà servirsi di questa soluzione anche in futuro, a scapito della prenotazione diretta nel sito ufficiale dell’hotel.

Cosa serve per attivare Book on Google?

Devi affidarti a un partner riconosciuto da Google, abilitato sia per le campagne Hotel Ads che per Book on Google – qui trovi un elenco dei partner. Ad oggi, sono ancora pochi i partner abilitati per Book on Google.

In pratica, potresti trovarti di fronte a 3 casi:

  1. hai almeno una campagna Hotel Ads attiva e usi già Book on Google. In questo caso, puoi chiedere al tuo partner Google di attivare Book on Google anche nei nuovi mercati (Italia, Francia, Spagna, Germania ecc.).
  2. hai almeno una campagna Hotel Ads attiva e NON usi ancora Book on Google. In questo caso, verifica che il tuo partner Google sia abilitato per Book on Google.
  3. se non hai ancora nessuna campagna Hotel Ads attiva, è arrivato il momento di investirci.

Per concludere

Ancora una volta, uno dei grandi protagonisti della distribuzione alberghiera online riposiziona l’asticella: gli inseguitori dovranno adattarsi e rincorrere.

Oggi, Google è di gran lunga il padrone delle ricerche online di hotel: se si parla di comparatori, quindi di metamotori, BigG si mangia la fetta più grande del mercato; i vari trivago, Hotels Combined e TripAdvisor devono accontentarsi delle briciole, o poco più – ce lo conferma questa indagine di EyeforTravel.

Puoi ignorare la direzione che sta prendendo il mercato della distribuzione alberghiera e puoi anche continuare a pensare che le vendite dirette saranno sempre in auge: tuttavia, non è così. Che piaccia o meno, fra qualche anno tutto cambierà. Sta a te decidere se adattarti o meno.

Liberamente tratto da Book on Google, now available in Europe, di Diego Varela.

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