I bei tempi del walk-in sono passati da un pezzo.
Ora, la distanza che separa un potenziale ospite dall’hotel è colma di labirintiche ricerche in Rete, migliaia di input, decisioni a volte di pancia e a volte di portafoglio.
A provare a dare una logica a questo marasma ci hanno pensato Expedia Group e Luth Research, con un’indagine sui comportamenti di prenotazione degli utenti. Un report estremamente utile per tutte le strutture che vogliono migliorare il rendimento delle proprie campagne, sia in termini di ritorni che di acquisizione di nuovi clienti.
Vediamolo insieme.
Con così tanti posti da visitare, quando si organizza una vacanza, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. E infatti, il 59% dei viaggiatori non parte da un’idea precisa, ma ha parecchia indecisione riguardo la meta.
Da qui la necessità di trovare delle ispirazioni, sia in online che offline. Per quanto riguarda l’online, i punti di riferimento sono i social media, i blog di viaggio e i siti delle destinazioni.
Internet è senza dubbio l’opzione principale quando ci si vuole informare… e il turismo non fa eccezione!
Secondo lo studio, un utente legge in media 141 pagine di contenuti nei 45 giorni precedenti al momento della prenotazione. Un dato molto importante, che ci dice 2 cose:
Ma dove leggono queste informazioni le persone? Principalmente sui canali delle OTA, sui motori di ricerca (Google docet), sui social media e sui siti delle compagnie aeree.
Abbiamo detto che il tempo medio di decisione è piuttosto lungo: 71 giorni totali, recita il report.
Questo periodo va diviso in 2:
Ovviamente queste sono delle medie e i valori cambiano a seconda della nazionalità e del tipo di alloggio (per esempio, i giapponesi impiegano un totale di 45 giorni per prenotare, mentre per gli alloggi in affitto il processo decisionale è di 83 giorni).
Ad ogni modo, sappiamo che la media è di circa 2 mesi e mezzo: un’informazione già utile per chi vuole ottimizzare la propria strategia.
Su Internet gli stimoli, le idee e le ispirazioni sono infiniti e avere la possibilità di guidare la scelta dell’utente già nelle prime fasi è sempre più importante.
Per avere un’idea del ruolo che ricoprono le campagne di advertising, basti pensare che:
Ma cos’è che cattura l’attenzione delle persone che vedono un annuncio?
Tutti dati molto utili per delineare il contenuto delle campagne pubblicitarie. Per sfruttarli al meglio, però, è importante saper
Altro aspetto da tenere in considerazione è DOVE le persone ricevono questi input: se le OTA e i motori di ricerca sono il riferimento per chi cerca informazioni, i social media sono la principale fonte di stimoli.
Su queste piattaforme si trovano principalmente spunti per destinazioni, consigli per l’alloggio, contenuti di viaggio e segnalazioni di offerte.
Come abbiamo visto, per l’utente in cerca di informazioni, le OTA sono un must. Ma questo non vuol dire che il passaggio da questi portali indichi anche la fine del viaggio dell’utente.
Infatti, secondo lo studio, il 61% di chi ha prenotato dal sito o dall’app di un hotel ha comunque visitato il sito di una OTA per informarsi.
Questo significa che le strutture hanno una grande opportunità: ottimizzando la propria scheda sui portali con quante più informazioni e immagini accattivanti possibili, si può sfruttare la visibilità offerta dalle OTA per incuriosire i potenziali ospiti che possono cercare la struttura anche al di fuori di questi siti.
Vediamo ora cosa succede nelle fasi finali di questo viaggio da 71 giorni.
Prima di prendere la loro decisione, i viaggiatori prendono in considerazione una serie di fattori:
Se vogliamo provare a dare un riscontro pratico a questi dati, possiamo dire che diventa fondamentale sviluppare tariffe e offerte ad hoc per i diversi segmenti, farsi trovare in Rete con le migliori tariffe (attraverso campagne sui metamotori, per esempio), lavorare sulla raccolta di recensioni positive e offrire una varietà di politiche di cancellazione.
Abbiamo visto tutto l’avventuroso viaggio che porta una persona dal pensare a dove andare in vacanza fino alla scelta della struttura in cui prenotare.
È quindi arrivato il momento di provare a dare indicazioni concrete su come fare a guidare il potenziale ospite in questo viaggio e fare in modo che diventi un nostro cliente.
Per approfondire: https://advertising.expedia.com/blog/research/the-traveler-journey-and-why-it-matters-for-advertisers/