Ogni albergatore che lotta con le OTA per avere la proprietà delle prenotazioni che gli entrano sa che i metamotori (Google, Trivago, Tripadvisor e compagnia) sono il territorio in cui la partita si può giocare ad armi (quasi pari): da una parte il budget delle agenzie, dall’altra il prezzo più vantaggioso offerto dagli hotel.
Purtroppo, con il naturale affollamento di questo canale di acquisizione, i costi hanno subito una forte impennata. Triptease, infatti, ha registrato che:
A questi dati se ne aggiunge un altro molto interessante: rispetto al 2021, solo negli Stati Uniti, la percentuale di volte in cui le tariffe di Booking.com ed Expedia erano le più convenienti è scesa dal 59% al 28%.
Se mettiamo insieme tutto quanto, la situazione diventa abbastanza chiara: con l’avvento del CPC sui metamotori, le strutture hanno la possibilità di mostrare la tariffa migliore; di conseguenza, le OTA hanno deciso di spingere l’acceleratore sul budget.
Quindi che si può fare per cercare di contenere i costi di acquisizione? La risposta può essere nei Free Link!
Introdotti nel marzo del 2021 come estensione della sezione di annunci nella scheda My Business e su Google Travel, i Free Link erano un compromesso stiracchiato: a costo quasi zero offrivano una visibilità limitata (per visualizzarli era necessario un secondo clic).
Dopo un anno, Google ha deciso di puntare forte su questo strumento, dandogli maggiore visibilità: da marzo 2022, infatti, la sezione organica è immediatamente visibile nella scheda dell’hotel (sotto gli annunci) e su Google Maps.
Inoltre, sono state introdotte alcune funzionalità aggiuntive, di cui abbiamo parlato qua.
Il risultato di questa spinta in visibilità si è fatto sentire: nel Nord America, per le strutture che usano i Free Link, la percentuale di apparizioni nei risultati di ricerca è passata dal 20% al 70%.
Inoltre, secondo uno studio di Derby Soft, in media, su 10 prenotazioni, 7 vengono da annunci e 3 dai Free Link.
Aggiungiamo anche un dato da 5stelle*: da marzo 2022 ad oggi, i Free Link hanno fatto registrare un aumento degli accessi (+22%) e delle transazioni (+5%) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Riassumendo:
Per quanto i Free Link ti possano sembrare un ottimo strumento, se vuoi che davvero ti aiutino a contenere i costi di acquisizione, ci sono delle considerazioni da fare:
I costi delle campagne si stanno alzando e Google sta mettendo a disposizione uno strumento a costo zero (o quasi): l’equazione è semplice, il momento di attivare questo canale è adesso!
Aspettare ad attivare i Free Link potrebbe significare perdere visibilità e prenotazioni dirette gratuite, con il rischio di impattare fortemente sul budget delle campagne.
Per sapere di più su questo servizio, contattaci!