Diciamocelo, non si diventa la più grande agenzia online di viaggi al mondo senza saper dominare i motori di ricerca (e senza un pantagruelico budget da spendere in advertising, ma questa è un’altra storia).
Che si tratti di ricerche sugli hotel più economici di Roma o sui migliori glamping in Norvegia, Booking.com tenta sempre di essere lì. E tu dovresti provare ad imitarlo!
Adesso, non stiamo dicendo che tu debba comparire in prima posizione per qualsiasi ricerca turistica, ma lavorare sulla tua visibilità è importante, visto che:
Quindi, anche se non hai lo stesso budget, puoi comunque provare a competere con questo colosso. Come? Utilizzando le sue stesse tecniche.
Vediamo quali sono.
Uno dei motivi per i quali Booking.com si posiziona così bene è l’ottimizzazione del suo sito web: velocità di caricamento e accessibilità per i motori di ricerca sono 2 elementi su cui la OTA ha lavorato tantissimo… e sono anche tra gli aspetti che maggiormente influenzano il ranking.
Per i motori di ricerca, Google in primis, la velocità di caricamento è un fattore importantissimo. Big G sa che la gente odia aspettare e premia i siti più veloci.
Booking.com soddisfa questo criterio ottimizzando le numerose immagini presenti sul sito e utilizzando pratiche di coding molto efficienti (se vuoi saperne di più, Google ha messo a disposizione un’apposita guida).
Così ogni pagina può caricarsi velocemente, nonostante la presenza di molti annunci.
L’architettura del sito di Booking.com è concepita per facilitare ai motori di ricerca la scansione e l’indicizzazione dei contenuti (per poterti suggerire alle persone, Google deve avere ben presente i tuoi contenuti, è semplice).
Con milioni di hotel, voli e noleggio auto disponibili sul sito, la struttura degli URL, i collegamenti interni e l’uso del markup schema aiutano i motori di ricerca a capire il contenuto su ogni pagina.
Questa efficienza tecnica consente a Booking.com di posizionarsi bene per un’ampia varietà di parole chiave a coda lunga (esempio: “Hotel 4 stelle a Roma con piscina e ristorante), attirando traffico da query di ricerca più specifiche.
Se l’ottimizzazione tecnica rende il tuo sito amico dei motori di ricerca, la creazione di contenuti lo rende amico delle persone.
Booking.com, con il suo blog, fa un ottimo lavoro di produzione contenuti: i vari articoli, che contengono guide alle destinazioni, consigli di viaggio e indicazioni degli hotel, rispondono a parecchie delle domande che gli utenti cercano in rete e sono anche SEO-Friendly.
In questo modo, il sito si posiziona bene per ricerche come “Cosa fare a Roma in un weekend” e genera traffico gratuito e pertinente.
Un altro aspetto importante è quello dei contenuti generati dagli utenti, come recensioni e votazioni, che Booking.com incoraggia e attraverso i quali ottiene materiale rilevante per i motori di ricerca.
I motori di ricerca non tengono conto solo della velocità di un sito o della sua capacità di rispondere a determinate domande, ma anche della sua facilità di utilizzo.
Suggeriresti mai un negozio dove è impossibile trovare gli articoli e i commessi sono scortesi? Assolutamente no! E i motori di ricerca fanno lo stesso con i siti difficili da navigare.
Per questo, Booking.com offre ai propri utenti una navigazione molto intuitiva, soprattutto da mobile (esiste un altro dispositivo rilevante, ormai?), il che porta ad un tasso di abbandono molto basso (metrica parecchio importante per Google).
L’altra grande qualità del sito è la sua capacità di conversione. Call to action, suggerimenti personalizzati e opzioni di prenotazione istantanea sono tutti espedienti per aumentare il tasso di conversione.
E più il numero di conversioni è alto, più Google & Co. riterranno che il sito sia valevole.
Ora che abbiamo visto cosa fa Booking.com, tiriamo un po’ le somme e vediamo cosa puoi fare tu: