Come si comporta il viaggiatore online? Dove e come trova l’idea per la sua prossima vacanza? Quali fonti usa per scegliere la sua destinazione e prenotare il suo soggiorno? Le risposte sono tutte in questo articolo.
Una ricerca commissionata da Think with Google eseguita tra aprile e maggio di quest’anno traccia il profilo tipico del viaggiatore americano.
Qual è il turista tipico del 2012? Se lo è chiesto Think with Google, che ha commissionato una ricerca suoi comportamenti dei turisti americani online a una società indipendente, la Ipsos MediaCT. La ricerca identifica tre profili di viaggiatori:
Come si comportano i viaggiatori online? La ricerca mostra come cambiano le abitudini dei viaggiatori e quanto sia cresciuto negli ultimi 12 mesi l’uso di smartphone e tablet fra i turisti. Tra l’altro si scopre che:
Come si comporta chi viaggia per piacere?
Dalla ricerca emerge l’identikit di un viaggiatore più esigente, riflessivo, attento e consapevole rispetto agli anni passati. Ben il 66% del campione intervistato afferma che trascorre più tempo online per trovare una buona offerta prima di prenotare; nel 2011 era il 59% ad aver risposto così.
Anche il desiderio di soggiorni in hotel di lusso è in crescita: il 64% nel 2012 contro il 55% nell’anno precedente.
Il viaggiatore cerca bene, vuole un ottimo rapporto qualità-prezzo e un brand famoso, affidabile per prenotare. Oltre la metà degli intervistati (il 57%) considera importante l’autorevolezza del brand con cui prenota online la propria vacanza.
E chi viaggia per lavoro?
I viaggiatori della categoria business cercano altro rispetto a chi parte per piacere. Cosa? In testa, con l’89% delle preferenze, c’è la convenienza dell’orario di arrivo e partenza dell’aereo; segue la “passata esperienza con la compagnia aerea” (molto importante per l’84%) e il prezzo, sia della sistemazione che dell’eventuale noleggio dell’automobile (81%).
Sorpresa! Chi viaggia usa Internet…
Ebbene sì, Internet è diventato la principale fonte per pianificare il proprio viaggio: lo usa l’83% di chi viaggia per piacere e il 76% di chi viaggia per lavoro. Ma come usano Internet queste due categorie di viaggiatori? Sia chi viaggia per piacere che chi viaggia per lavoro cerca sul Web per pianificare un viaggio imminente. Al secondo posto si piazza la ricerca di un viaggio dopo aver visto una pubblicità online. Non necessariamente gli aspiranti viaggiatori hanno scelto la loro meta prima di gironzolare nel Web: al terzo posto, per l’appunto, c’è l’attività di “brainstorming”, ossia si va su Internet per cercare qualche idea e iniziare a pensare al proprio viaggio. Tirano molto anche le recensioni online: il 40% di chi viaggia per piacere e il 54% di chi viaggia per lavoro legge i commenti degli altri viaggiatori.
E quando sono su Internet, i viaggiatori cercano…
Pressoché tutte le persone intervistate che viaggiano per piacere (96%) iniziano la scelta del loro hotel con una ricerca. Il 63% di chi viaggia per piacere concorda nel dire che “i motori di ricerca sono la prima fonte per trovare le informazioni per il viaggio”. Oltre la metà dei viaggiatori leisure (56%) ha dichiarato di “iniziare sempre con una ricerca prima di prenotare la mia vacanza”.
Ma non tutti usano le stesse fonti
Se chi viaggia per piacere si affida anzitutto ai motori di ricerca (62%), chi viaggia per lavoro punta dritto ai siti degli hotel (69%) e ai siti delle compagnie aeree (62%); per i viaggiatori business i motori di ricerca vengono solo al terzo posto (54%). E le Online Travel Agency (OTA), tanto di moda di questi tempi? Gli americani non ne vanno pazzi: sia chi viaggia per piacere sia chi viaggia per lavoro le mette al quarto posto nella classifica delle fonti più usate (46% e 52%). Notare lo scarso peso esercitato dai social network.
Il viaggiatore è mobile
Sempre più viaggiatori usano il loro dispositivo mobile per pianificare il proprio soggiorno. Era il 31% nel 2011 per chi viaggia per piacere, è il 38% nel 2012. Più importante, ma più contenuta la sua crescita, è la quota di chi viaggia per lavoro: 56% lo scorso anno, 57% quest’anno.
Se il mobile cresce…
… scende l’uso del caro vecchio personal computer tra chi viaggia per lavoro, sia da casa (81% lo scorso anno, 76% quest’anno), che dall’ufficio (73 – 65). E chi viaggia per piacere? La tendenza è la stessa: da casa si passa dal 95% dello scorso anno al 94% di quest’anno, dal lavoro dal 34% al 24%.
Il mobile funziona se… funziona
Perché un viaggiatore rinuncia a prenotare il suo soggiorno con il proprio dispositivo mobile? A causa del sito mobile. Se il sito è difficile da visualizzare, leggere e navigare, la gente lo abbandona (36%). Anche la velocità di caricamento delle pagine e l’eccessiva difficoltà richiesta nel prenotare sono deterrenti che scoraggiano la prenotazione.
Crescono i video
L’occhio vuole la sua parte anche quando si tratta di prenotare il proprio viaggio. Sarà per questo motivo che i video si stanno rivelando una fonte sempre più apprezzata da chi prenota su Internet? In quanti guardano i video online mentre decidono per il proprio soggiorno? Il 21% di chi viaggia per piacere e il 26% di chi viaggia per lavoro. E quando li guardano? Soprattutto mentre cercano un’idea per il proprio viaggio e mentre scelgono la destinazione. Insomma, i video sono delle ottime fonti d’ispirazione. Fatene buon uso.
Per concludere
I viaggiatori sono indecisi quando iniziano a pianificare il loro viaggio online:
Da questa ricerca emerge l’identikit di un viaggiatore sempre più dipendente dal Web. Dipendente ma non al guinzaglio: il viaggiatore tipo cerca e ricerca finché non ha trovato quel che desidera e pretende un brand che gli ispiri fiducia. È sempre più in mobilità, con smartphone e tablet cerca e acquista. Usa il Web non solo per prenotare ma anche per trovare la sua prossima destinazione. Questo, signore e signori, è il viaggiatore tipo del 2012 secondo Google.
Consulta la ricerca The 2012 Traveler di Think with Google.